Uscire fuori dalla melassa informativa del mainstreaming che ormai sommerge tutto e tutti.
Tornare alla semplicità dei fatti e una loro chiara spiegazione come insegna il buon giornalismo: “ chi, dove, come, quando e perché”.
Rompere il cerchio di una informazione provinciale e politico-centrica che tende ad osservare il proprio ombelico invece di guardare fuori attraverso le ampie vetrate che ci offre il mondo.
Ma non basta. Abbiamo individuato due settori che sono in larga espansione anche se non ancora “di massa” ma il trend è in costante crescita.
Ecco il perché di questa nuova, nuovissima app di informazione giornalistica che nello schema costruttivo ricorda la più nota e famosa app del New York Times : nytnow
Dedicata ai possessori di iPhone e iPad sarà gratuita per un primo periodo e poi passerà ad un abbonamento mensile, semestrale o annuale per accedere a tutti i contenuti dell’offerta informativa.
Se il lettore non vorrà abbonarsi l’app fornirà comunque i titoli degli argomenti trattati ma non permetterà più l’accesso ai testi o ai contenuti originali.
Ecco lo schema dell’App il Journal.today
Una redazione di giornalisti professionisti, esperti nei loro settori di competenza ( in cui si mescola l’esperienza con l’irruenza, la curiosità come elemento distintivo per tutti) offre ogni mattina sintesi e/o link agli articoli pubblicati dai principali quotidiani e siti d’informazione del mondo. Una sorta di rassegna stampa ragionata e sintetica per permettere al lettore di farsi un’idea immediata di cosa accade nel mondo e quali sono i temi e gli argomenti che tengono banco nel resto del pianeta.
La seconda sezione dell’app è invece dedicata alle opinioni, ai commenti, alle spiegazioni, al dietro le quinte, dei fatti più importanti o a fenomeni sociali e di costume, di economia e di Europa.
Una terza sezione dell’app sarà dedicata al “internet of things”, ovvero ad un mercato che cresce rapidamente e che entro quattro anni porterà alla connessione in rete di milioni di “oggetti”.
Un business che già oggi vale 655 miliardi di dollari, e che fra dieci anni raggiungerà i 15 mila miliardi, secondo le stime di World Semiconductor Trade Statistics.
Oggetti che, grazie ai sensori, avranno una propria sensibilità, e saranno intelligenti grazie a dei micro-controllori, piccolissimi computer connessi alla rete, che permettono di comunicare tra loro.
Start-up, università, ricerca avanzata o sperimentale per migliorare la qualità della vita o per rendere più sicuro il lavoro in fabbrica.
La nostra redazione sarà in contatto costante con aziende, sviluppatori, informatici, per essere sempre all’avanguardia in questa informazione che serve non solo a far sapere ma anche ad “educare” il lettore.
La quarta sezione dell’app sarà dedicata alla “bellezza nascosta o a quella trascurata”
L’Italia è ricca di beni culturali ma molti sono fuori dai normali percorsi turistici o sono poco pubblicizzati. L’app si propone di stimolare tutti i lettori a farci conoscere luoghi e situazioni che devono essere messe in evidenza mandandoci dei brevi testi esplicativi e foto o brevi video realizzati con lo smartphone.
Condivisione sarà la parola d’ordine di queste due sezioni che rappresentano la novità e il cuore di questa app giornalistica d’informazione che si differenzia da quanto è oggi presente in tema d’informazione o di breaking news.
Fatti dal mondo, beni culturali meno noti o trascurati dall’italia e dall’europa e “l’internet of things” per essere al centro della rivoluzione industriale che già è in atto ma che pochi avvertono.Non più spettatori dei fatti ma, in parte, partecipi o protagonisti nel divenire delle informazioni. Ecco perché scaricare questa app, prima per provarla e poi non poterne più fare a meno.